Il giovane beato Carlo Acutis é raffigurato tra Gesù benedicente, il Risorto, e Maria. Poggia il capo sul petto di Gesù, in corrispondenza del cuore: è in intimità con l’Amore, accolto e incarnato nella sua vita.
Tra le mani custodisce come tesoro prezioso l’ Ostia che, insieme al Calice posto sulla mensa eucaristica, é segno dell’Eucarestia, sua autostrada per il Cielo, come amava spesso dire. Per questo motivo tale affermazione é riportata come decorazione del bordo della tovaglia del’altare.
Il drappo bianco che, partendo dalle sue mani, collega al calice il pane eucaristico, simboleggia l’asciugatoio, il grembiule con cui Gesù si cinse per la lavanda dei piedi: è simbolo del servizio a cui Gesù ci chiama. Carlo ha saputo essere davvero servo dell’Amore, vivendo in pienezza l’Eucarestia e traducendola in carità concreta per ogni fratello che incontrava.
Il giovane Acutis ha accolto nella sua vita Maria come Mamma , lasciandosi da lei condurre, giorno dopo giorno, a Gesù. La corona del rosario che teneramente lo lega alla Madre di Dio, sottolinea questa unione mistica profonda: ad imitazione di Maria, anche Carlo, meditando e contemplando i Misteri della vita di Gesù, si è lasciato da Lui plasmare, come fedele discepolo alla sua sequela.
La croce del rosario é il Tau francescano, simbolo di Assisi e di San Francesco che Carlo tanto amava.